Migranti, ok al centro unico: ecco dove sorgerà. Maroni: "Voglio altri blitz"

Migranti, ok al centro unico: ecco dove sorgerà. Maroni: "Voglio altri blitz"

di Simona Romanò
Sicurezza e gestione dell'emergenza profughi. Erano i i temi caldi del vertice ieri in prefettura col ministro dell'Interno Marco Minniti. 

A una settimana dall'operazione in Stazione Centrale per un controllo a tappeto dei migranti, che ha scatenato le polemiche da più fronti, con il sindaco Giuseppe Sala che si era lamentato «di essere stato avvisato all'ultimo», a blitz in corso, è arrivato Minniti per un vertice di quasi due ore in Prefettura con istituzioni e forze dell'ordine. La parola chiave è collaborazione, infatti, il ministro ha promesso «la sua costante presenza». «Il tavolo è stato utile per pianificare gli obiettivi. Ora dobbiamo lavorare tutti insieme», ha ribadito Sala. 

«Tutto molto bene», si è limitato a dire Minniti, che poi ha inaugurato la nuova sede della Dia a Cordusio (e che è dopo è stato brevemente contestato da una trentina di antagonisti mentre si recava a un convegno). È stata l'occasione per confermare l'apertura a Montichiari, nel bresciano, di un centro permanente d'identificazione per i migranti che sono in attesa di essere rimpatriati perché non hanno diritto a permessi umanitari. «Come compensazione ho però chiesto che si eviti di mandare altri rifugiati», ha dichiarato il governatore Roberto Maroni che, soddisfatto del blitz della polizia in Centrale, ha chiesto a Minniti di riproporla in altre stazioni lombarde. 

L'attenzione è su Milano, dove i centri per la prima accoglienza sono tutti pieni e si spera che i Comuni dell'hinterland facciano la propria parte. «Il 90% delle amministrazioni pare che aderirà al protocollo per l'accoglienza proposto dal prefetto Luciana Lamorgese», ha assicurato Sala. Si vedranno poi i fatti.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Maggio 2017, 09:43
© RIPRODUZIONE RISERVATA