Maria Giulia/Fatima, chiesti otto anni per la foreign fighter: “Indottrinava nuovi adepti”

Maria Giulia/Fatima, chiesti otto anni per la foreign fighter: “Indottrinava nuovi adepti”

di Angela Calzoni
Nove anni di carcere per aver deciso di far parte «della più pericolosa organizzazione terroristica del mondo», lo Stato Islamico, e senza mai «un cedimento o una rivisitazione critica».

È questa la condanna che il pm Paola Pirotta e il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli hanno chiesto per Maria Giulia Fatima Sergio, la prima foreign fighter italiana, partita per la Siria due anni fa. Stessa richiesta anche per il marito, l'albanese Aldo Kobuzi, che Fatima ha spostato poco prima della partenza per i territori controllati dal Califfato e per la cosiddetta «maestra indottrinatrice» Haik Bushra. Chieste altre due condanne a 8 anni per la madre di Kobuzi, Donika, e la sorella Seriola, che si trovano anche loro nei territori del Califfato. Più lieve, 3 anni e 4 mesi con tanto di attenuanti, è la pena chiesta per Sergio Sergio, il padre di Fatima e Marianna, condannata lo scorso febbraio a 5 anni e 4 mesi con rito abbreviato. 

L'uomo stava per partire per la Siria «consapevolmente», ha fatto notare il procuratore aggiunto Romanelli, anche se spinto dalle figlie. Per il procuratore aggiunto Romanelli, la difesa di Sergio Sergio, senza mai dirlo in modo chiaro, ha cercato di dimostrare una sorta di incapacità di intendere e di volere dell'uomo, ma se «si può dire che le figlie erano cattive e più forti del padre, è anche vero che lui ha preso la decisione di partire, si è licenziato dal suo posto di lavoro e ha messo a disposizione i soldi per il viaggio».

Per Romanelli non si trattava di un «semplice ricongiungimento familiare», ma di una decisione precisa, messa in atto dall'uomo di casa, pur in contrasto con i desideri della moglie Assunta, morta l'anno scorso. Si tornerà in aula il 19 dicembre.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Novembre 2016, 10:18
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