Il fratello di Giardiello minaccia il suicidio ma viene sedato: ecco perché

Il fratello di Giardiello minaccia il suicidio ma viene sedato: ecco perché

di Salvatore Garzillo
Il fratello di Claudio Giardiello, l'autore della strage al tribunale di Milano del 9 aprile 2015, ha minacciato di uccidersi lanciandosi dal cornicione al quarto piano interno dell'anagrafe di via Larga.

Verso le 12 l'uomo è entrato negli uffici armato di un taglierino, è salito al quarto piano e ha iniziato a urlare chiedendo un incontro con l'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza. Quest'ultima lo conosceva bene perché nei primi mesi aldella giunta Pisapia lo aveva convinto a desistere dal suicidio minacciato all'interno di Palazzo Marino.

Gerardo Giardiello, 57 anni, si è presentato all'anagrafe perché è stata interrotta la fornitura elettrica nell'appartamento Aler in piazzale Insubria che occupa abusivamente da tempo. L'assessore Rozza ha portato avanti una trattativa per circa un'ora e mezza, quando Giardiello ha assunto alcune gocce anti depressive che gli sono state prescritte dal medico. Subito dopo ha vacillato e in quel momento è stato afferrato da due agenti della polizia locale. Giardiello è stato accompagnato in ospedale per un controllo ma poche ore dopo è stato dimesso.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Giugno 2017, 09:52
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