I ghisa minacciano lo sciopero il giorno della visita del Papa, ecco le motivazioni
di Simona Romanò
L’annuncio ieri da due sigle sindacali - Adl e Sgb - che nella polizia locale non vantano tanti iscritti. Abbastanza però per chiedere un incontro al prefetto Luciana Lamorgese e per far emergere i malumori avvertiti dai colleghi, costretti al superlavoro per gli imminenti tre eventi: la Stramilano il 19 marzo; il Papa per il quale saranno occupati circa mille vigili, di cui 100 in moto per seguire il corteo; la City Marathon il 2 aprile.
Martedì il comandante Antonio Barbato incontrerà i rappresentanti sindacali per fare i punto sul piano sicurezza in vista dell’arrivo di Bergoglio. Sarà l’occasione per le richieste e per la trattativa, più che mai aperta. I primi mal di pancia si sono fatti sentire a causa della riorganizzazione interna del corpo, con l’assessora alla Sicurezza Carmela Rozza che ha parlato di 300 vigili di quartiere a piedi nelle zone calde per fronteggiare la microcriminalità e dell’introduzione dei servizi antiterrorismo.
Immediato l’altolà: «Troppo rischioso, non vogliamo sottrarci ai pericoli, perché non siamo vigliacchi, ma ci sono dei limiti», attacca Daniele Vincini, segretario del Sulpm, uno dei sindacati più seguito. E ora sono chiamati a compiti di ordine pubblico per Papa Francesco. «Lo stato di agitazione è aperto. Attendiamo il tavolo - prosegue Vincini - Chiediamo un premio incentivante così come quello dato per la visita di Benedetto XVI nel 2012».
In ballo c’è la richiesta di essere equiparati alle altre forze di polizia. «Se ci trattano da poliziotti lo facciano riconoscendoci le tutele che non abbiamo - spiega Alfredo Masucci della Uil - Chiediamo l’indennità di ordine pubblico, pari a 13 euro, oltre a tutte le tutele connesse in caso ci facessimo male, perché siamo esposti ai rischi».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Marzo 2017, 09:45
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