Expo, accordo tra Comune e commercianti
per evitare aumenti ingiustificati
di Simona Romanò
Tutti sono coinvolti: dai 7.514 ristoratori ai 24.573 negozi di vicinato, dai 20 mercati coperti ai 92 settimanali, alla grande distribuzione. Le linee guida sono raccolte in 10 pagine: dal garantire un menu per bambini (tradotto in più lingue) alla toilette senza obbligo di consumazione, ai prezzi concordati per bottigliette d'acqua e caffè. E ancora: la proposta di accompagnare automaticamente il servizio al tavolo con la caraffa d'acqua del “sindaco” piuttosto che il cestino della spesa low cost.
I mercati settimanali si vestiranno di Expo con un'immagine simbolo dell'evento, mentre tutti s'impegnano a distribuire materiale informativo e alla trasparenza dei prezzi. Le norme non sono obbligatorie, ma l'invito è di rispettarle: vi è innanzitutto l'impegno di non gonfiare gli scontrini e di ampliare i servizi, adattandoli alle varie nazionalità. Ospitalità - senza costi da capogiro - e buon senso, come servire gratis l'acqua pubblica dell'acquedotto.
Il pianeta commercio è preparato ad accogliere gli attesi 20 milioni di visitatori, di cui 6-7 da ogni parte del mondo. «È il risultato di un percorso comune verso un unico obiettivo che è la buona riuscita di Expo - ha precisato soddisfatto il sindaco Giuliano Pisapia – Grazie alla collaborazione di tutti, Milano è già pronta a presentarsi al mondo come una città internazionale, aperta, vivace, ambiziosa». Gli fa eco Carlo Sangalli, presidente Camera di Commercio: «Questo Patto fa parte dell'eredità di Expo, perché l'immagine che daremo sarà il miglior investimento per il futuro».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Gennaio 2015, 09:05
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