Expo, dopo quattro mesi la Cupola è già fuori:
ai domiciliari per motivi di salute
di Benedetta Dalla Rovere
La decisione è arrivata dal gip Fabio Antezza. Entrambi sono stati arrestati l'8 maggio scorso, insieme ad altre sei persone, nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta Cupola degli appalti di Expo e della sanità lombarda. Frigerio e Cattozzo erano gli unici tra gli indagati ad essere ancora in cella. Nei giorni scorsi, i difensori di Frigerio avevano presentato una nuova istanza di scarcerazione per motivi di salute per l'ex politico Dc 74enne, che da tempo soffre di problemi agli occhi e al cuore ed era in cura presso il centro medico di Opera. Il gip Antezza ha accolto la richiesta, alla quale questa volta hanno dato parere favorevole anche i pm titolari dell'inchiesta, Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio.
I due pm, invece, si sono opposti alla richiesta di arresti domiciliari presentata dai legali di Cattozzo che, secondo i medici di Opera, soffrirebbe di depressione. Per il gip Antezza, nonostante sia ancora in grado di reiterare il reato e di inquinare le prove, le esigenze cautelari nei confronti del politico ligure si sono attenuate «visto il decorso del tempo trascorso in carcere e anche in virtù dell'iniziale percorso di rivisitazione del proprio operato caratterizzato da plurime dichiarazione».
Nessun accenno, invece, alla sofferenza psicologica di Cattozzo per la lunga carcerazione preventiva. In questi mesi ai pm Cattozzo ha fornito indicazioni sulla contabilità delle tangenti che l'imprenditore Enrico Maltauro avrebbe versato o promesso per le gare di Sogin, per le architetture di servizi di Expo e per l'appalto ancora da assegnare per la Città della Salute. Cattozzo avrebbe confermato l'impianto accusatorio anche se non avrebbe dato tutte le risposte che gli inquirenti si aspettavano e avrebbe cercato di nascondere alcuni episodi illeciti.
Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Settembre 2014, 12:06
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