L'aggressore, un egiziano di 39 con parecchi precedenti, è stato arrestato poco dopo dai carabinieri.
L'uomo è stato rintracciato dopo che la giovane milanese, sotto choc, ha chiamato un'amica la quale ha immediatamente dato l'allarme. Vittima e aggressore si erano conosciuti qualche settimana fa.
Ieri l'uomo ha convinto la giovane milanese a seguirlo nello scantinato e lì, dopo aver sfondato la porta, l'ha portata a forza nel locale caldaia dove l'ha stuprata. Dopo la violenza l'egiziano è uscito dallo scantinato, ha percorso pochi metri lungo via Bocconi e si è seduto su una panchina.
Lì, circa un'ora dopo, è stato trovato e bloccato dai carabinieri avvertiti da un'amica della vittima. È stata lei, dopo aver ricevuto una chiamata sul cellulare dalla giovane sotto choc, a fornire una descrizione precisa dell'aggressore, il quale ha molti precedenti ma nessuno specifico. Mahmoud H. è noto nella zona per spaccio. Del resto via Bocconi è adiacente a viale Bligny e a quel palazzo al civico 42 da anni trasformato in fortino della droga da extracomunitari.
La 18enne è stata poi accompagnata alla clinica Mangiagalli dove i medici hanno accertato lo stupro.
Ai carabinieri ha raccontato che ieri mattina ha seguito l'egiziano nello scantinato del palazzo e una volta in fondo alle scale è stata prima minacciata, poi picchiata e infine violentata. Al termine è scappata via e ha chiamato l'amica al cellulare.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Novembre 2014, 09:36