Centri estivi e case vacanza, a Milano cambiano le tariffe in base al reddito

Centri estivi e case vacanza, a Milano cambiano le tariffe in base al reddito

di Simona Romanò
Al via la rivoluzione delle tariffe per i centri estivi e le case vacanza, che riguarderà 20mila bambini: si parte ad aprile con la sperimentazione di una scala fatta da 21 scaglioni (oggi sono 4 ), a intervalli di 2mila euro, per redditi da zero a 40mila euro. 

Rette più eque: fino a 16-18mila euro di reddito Isee si pagherà meno rispetto al 2016, ma sopra quell'asticella si sborserà sempre un po' di più. Qualche esempio: due settimane al centro estivo possono costare 60-70 euro in più per le famiglie più abbienti. Ma quelle fino a 16mila euro di Isee beneficeranno di uno sconto del 10%. Scompare la gratuità automatica per i nuclei da zero a 6.500 euro di reddito: i casi, infatti, dovranno essere segnalati dai servizi sociali. In ogni caso, per l'iscrizione occorre sempre essere in regola con le rette della mensa scolastica. La riforma, studiata dalla Bicocca, è stata approvata ieri dalla giunta, con l'introduzione anche dei pagamenti on-line: le famiglie dicono quindi addio alle code in posta.

«L'amministrazione si è posta due obiettivi politici - ha spiegato la vicesindaca con delega all'Educazione Anna Scavuzzo - Evitare aumenti generalizzati nel segno dell'iniquità e semplificare le procedure». Si parte con «un sistema di scaglionamento raffinato per rimodulare le tariffe, ferme da oltre di 15 anni». Oggi il piano sarà discusso in commissione. La decisione della riforma è stata presa per evitare in futuro un taglio dei servizi, che porterebbe un disagio ai tanti utenti: 7.449 i bambini iscritti ai centri estivi dell'infanzia nel 2016, 7.258 a quelli delle primarie e 4.957 sono stati nelle case vacanza di Pietra Ligure, Andora, Vacciago e Zambla. 

«Il contributo delle famiglie copre dall'11% al 32% della spesa ha aggiunto Scavuzzo - Si vuole portare la copertura al 19% per le case vacanza e al 50% per i centri estivi. Se non rimoduliamo oggi, le cose possono per forza solo peggiorare».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Marzo 2017, 09:49
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