Lombardia, da settembre asilo nido
gratis per le famiglie meno abbienti
A settembre poi con la riapertura delle strutture, arriverà alle famiglie coinvolte una comunicazione con la conferma del diritto a beneficiare della misura, che entrerà così «a regime». Tutto è gestito assieme ad Anci Lombardia che i giorni scorsi ha firmato un protocollo con la Regione.
Saranno infatti i Comuni ad informare i cittadini e a fornire a Palazzo Lombardia l'elenco dei destinatari. I requisiti richiesti sono un indice di reddito Isee fino a 20 mila euro e la residenza in Lombardia di entrambi i genitori, di cui uno almeno da 5 anni continuativi. «Integrando le risorse e gli sforzi dei Comuni, in quest'iniziativa sono investiti più di 30 milioni di euro in un anno - ha spiegato l'assessore al Reddito d'autonomia Giulio Gallera - e l'obiettivo è di coinvolgere una platea molto ampia. Stimiamo infatti di andare a coprire il 40% delle famiglie che si rivolgono a un servizio pubblico o convenzionato e circa il 25% del fabbisogno totale».
Già al momento della presentazione di tutto il pacchetto di misure l'opposizione dal Pd al Movimento Cinque Stelle aveva parlato di mossa elettorale da parte di Maroni e in generale del centrodestra, visto che l'intervento per le famiglie entra in vigore a ridosso dell' appuntamento con le elezioni comunali. E il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri aveva sottolineato in particolare che le risorse utilizzate sono in realtà da fondi nazionali ed europei. «Maroni - aveva sostenuto Alfieri - le usa a un mese dalle elezioni per farsi bello in campagna elettorale».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Aprile 2016, 10:17
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