Accordo Renzi-Pisapia, a Milano primarie libere.
Il premier vuole candidare a tutti costi Sala

Accordo Renzi-Pisapia, a Milano primarie libere. ​Il premier vuole candidare a tutti costi Sala

di Simona Romanò
Primarie libere e nessun veto sui partecipanti da parte del Pd. Ma il candidato suggerito e lanciato da Renzi, nella duplice veste di premier e segretario nazionale del partito, resta il manager Expo Giuseppe Sala, che non ha ancora ufficializzato la discesa in campo. Dopodiché, è scontato che tutti possano correre alle primarie, anche il vicesindaco Francesca Balzani, caldeggiata da Pisapia, perché lei potrebbe garantire la continuità con la sua amministrazione.


È la sostanza dell'incontro a cinque di ieri: seduti intorno al tavolo - nel quartier generale romano del Pd di largo del Nazareno - Renzi con i suoi vice Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini, Pisapia e Balzani. Un confronto di un'ora e mezza, dove Pisapia ha perorato la propria causa. Secondo i beninformati, avrebbe messo sul tavolo i motivi delle perplessità riguardo a Sala, già ribadite in più occasioni: un candidato divisorio che non si è mai mosso nel mondo della politica. Renzi ha preso atto, ma continua a puntare sullo stesso nome, perché «Beppe è una grande opportunità». Tuttavia, nessun diktat, «ma primarie vere, partecipate che tengano conto dell'autonomia di Milano». «Su un punto non si transige - è la condizione di Renzi - chi perde sostiene il vincitore, non è che scappa con il pallone».

«È andata benissimo», il commento di Pisapia al termine del vertice. Con il volto un po' tirato, in realtà. Si aspetta la decisione della Balzani. La maggioranza del Pd sta già lavorando dietro le quinte per l'uomo Expo, per creare una squadra di sostenitori rappresentativi della società civile. Mentre una minoranza dei democratici sostiene l'assessore al Welfare, Pierfrancesco Majorino, che ha sbottato: «Basta tatticismi esasperati». Resta però ancora da sciogliere il nodo delle date: lunedì dovrebbe partire la raccolta delle 2000 firme necessarie per le primarie, decise per il 7 febbraio. Possibile slittamento al 28 o al 6 marzo. Oggi ancora incontri per trovare la quadra.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Dicembre 2015, 09:54
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