Violenze e insulti ai bimbi della materna: sospese due maestre

Violenze e insulti ai bimbi della materna: sospese due maestre

di Bianca Francavilla
Maestre cattive in una scuola materna di Latina, situata in pieno centro. È quanto venuto fuori dalle riprese delle telecamere di videosorveglianza che le forze dell'ordine hanno installato con la scusa di dover effettuare dei lavori. Tutto è iniziato quando i piccoli studenti tornavano a casa con addosso lividi e paura.
 


I genitori allarmati hanno deciso di fare luce su cosa accadeva in classe e si sono rivolti alle forze dell'ordine sporgendo denuncia. Per circa due mesi gli investigatori della Squadra Mobile hanno ascoltato dalle cimici installate nella scuola cosa accadeva quando i bambini erano affidati alle insegnanti. «Le indagini hanno consentito – si legge sulla nota stampa inviata dalla Questura – di raccogliere utili elementi a favore della tesi ipotizzata dalla quale è emerso un triste quadro probatorio in cui le due insegnanti colpite dal provvedimento venivano riprese in atto di compiere violenze fisiche sui bambini che non obbedivano tempestivamente a quanto loro intimato ovvero a strattonarli violentemente, ingiurarli e mortificarli con urla, minacce e frasi lesive della dignità personale».
Le due maestre, sospese per 12 mesi dalla loro attività di insegnanti, domani mattina dovranno rispondere in Tribunale davanti al giudice delle accuse e poi dovranno attendere la chiusura delle indagini preliminari. La Procura potrà poi decidere se chiedere l'archiviazione o il rinvio a giudizio. Come spesso accade in questi casi, i cittadini hanno invece già processato le due insegnanti. Il giorno dopo la sospensione delle due maestre, infatti, inizia con quattordici scritte sui muri dal carattere inequivocabile. Ignoti hanno imbrattato i muri dell'edificio scolastico e dei dintorni scrivendo: "Ergastolo alle due maestre", "No alla violenza sulle scuole", "Mamma le maestre ci picchiano", "Basta schiaffi" ed altri frasi dello stesso calibro simbolo di con quanta apprensione hanno vissuto la notizia di ieri. Su Facebook i commenti poco pacati dei fruitori della rete, alcuni dei quali si sono spinti parecchio oltre invocando la pena di morte o il rogo nella pubblica piazza.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Marzo 2016, 12:34
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