Violenza sessuale e truffa, arrestato psichiatra ad Aosta -Video

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Marco Bonetti, 63 anni, psichiatra di Aosta è accusato di molestie sessuali a malate psichiatriche, ma anche denaro in cambio di farmaci ospedalieri e certificati medici falsi. Tutto immortalato dalle telecamere nascoste negli ambulatori pubblici di tre piccoli comuni valdostani. Gli ultimi episodi risalgono ad appena un mese prima che andasse in pensione.

La Guardia di Finanza lo ha arrestato per violenza sessuale, truffa pluriaggravata, peculato e corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio. Il medico, per un periodo anche vice dirigente della struttura complessa di psichiatria dell'azienda Usl della Valle d'Aosta, si trova ai domiciliari. L'inchiesta inizia nell'autunno del 2016, quando alle fiamme gialle è arrivata una segnalazione: durante le sue visite, il dottor Bonetti riceveva anomali versamenti in denaro. La parola è passata alla magistratura, che ha fatto piazzare le telecamere nascoste negli ambulatori dei comuni di Morgex, Chatillon e Verres. E in appena 50 giorni, tra novembre e dicembre, viene documentato l'impensabile: 18 casi di molestie sessuali a danno di pazienti affidategli dall'azienda Usl e che nel loro medico riponevano totale fiducia. Ma anche 35 consegne di denaro, nella maggior parte dei casi singole banconote da 50 euro che, in base alle indagini, servivano a ottenere anche certificati falsi: il medico, non rilevando patologie psichiatriche, spianava la strada per il rinnovo della patente di guida.

Nel frattempo, il 31 gennaio, il dottor Bonetti è andato in pensione. E quando due mesi dopo, il 28 marzo, gli viene notificata l'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Aosta Davide Paladino, i finanzieri gli sequestrano in casa agende con date e appuntamenti, oltre a 4.000 euro e 3.000 franchi svizzeri, tutti in contanti. «Crediamo siano provento dei reati commessi», sottolinea il tenente colonnello Francesco Caracciolo, al comando del Gruppo Aosta della guardia di finanza.

Le indagini non sono ancora chiuse, le coordina il procuratore capo di Aosta facente funzioni Giancarlo Avenati Bassi, che aveva chiesto il carcere. Nei prossimi giorni il medico comparirà davanti al giudice per l'interrogatorio di garanzia. Tra i familiari dei pazienti e tra gli altri medici prevale lo stupore, a partire dalla dottoressa Marina Tumiati, direttore generale pro tempore dell'Usl della Valle d'Aosta da gennaio: «Ho appreso la notizia dagli organi di informazione. Valuteremo quali provvedimenti adottare»
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Marzo 2017, 22:10
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