Violenta la babysitter sedicenne dei figli.
Lei resta incinta: incastrato dal test del Dna
di Lorenzo Zoli
Lo scorso marzo nel processo si era verificato un primo colpo di scena, con l'imputato che nel corso dell'esame aveva sostenuto di non avere mai fatto sesso con la minore, perché ha grosse difficoltà di erezione, a seguito di un gravissimo incidente d'auto avvenuto nel 2001 a Padova e che lo vide anche restare in coma per 15 giorni.
I giudici di conseguenza avevano deciso di disporre una consulenza medico legale per verificare il suo asserito stato di impotenza quasi completa. A maggio poi il Collegio aveva deciso di inserire un nuovo quesito: era stato possibile infatti recuperare un vetrino del feto mai nato e così si era pensato di comparare il Dna estratto da questo con quello dell'imputato. Da qui il colpo di scena: piena compatibilità tra i due campioni di Dna.
Ultimo aggiornamento: Domenica 2 Agosto 2015, 09:27