Vignette post-sisma, il Comune di Amatrice
querela Charlie Hebdo per diffamazione
Il periodico francese Charlie Hebdo, nella prima vignetta dedicata al terremoto del centro Italia, secondo quanto espongono nella querela i legali del Comune di Amatrice, aveva raffigurato le vittime del sisma «in modo tale da somigliare a degli stereotipati piatti della tradizione culinaria italiana», mentre una seconda vignetta «aveva attribuito la colpa della devastazione del centro Italia alla mafia».
«Si tratta di un macabro, insensato e inconcepibile vilipendio delle vittime di un evento naturale - spiega l'avvocato Mario Cicchetti -. La critica, anche nelle forme della satira, è un diritto inviolabile sia in Italia che in Francia, ma non tutto può essere 'satira' e in questo caso le due vignette offendono la memoria di tutte le vittime del sisma, le persone che sono sopravvissute e la città di Amatrice». Ad avviso dello stesso legale «appare assolutamente configurabile la diffamazione aggravata e non si può ritenere in alcun modo sussistente l'esimente del diritto di critica nella forma della satira».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Settembre 2016, 10:32
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