Vigevano, ucciso a colpi di lupara dal vicino
che non vuole pagare le bollette dell'acqua

Vigevano, esasperato va a reclamare l'affitto: ​l'inquilino moroso gli spara in fronte
Un diverbio tra vicini per motivi banali, il mancato pagamento delle bollette dell'acqua, ieri sera a Vigevano è sfociato in un omicidio.







Graziano Girotto, 58 anni, ha freddato con un colpo di lupara alla gola Luciano Pascale, 41, che è morto sul colpo, e poi è scappato. Ma poche decine di minuti dopo è tornato sul posto e si è consegnato ai poliziotti, che l'hanno posto in stato di fermo. È avvenuto intorno alle 20 nel cortile di un caseggiato alla periferia della città, in via Bercleda 67/13. I protagonisti hanno entrambi numerosi precedenti con la giustizia.



In base ai primi elementi raccolti dagli agenti, gli appartamenti in cui i due uomini abitavano sono entrambi serviti da un unico contatore dell'acqua intestato a Pascale, che dunque saldava le bollette anche per conto del vicino, dal quale si faceva poi corrispondere la sua quota. Ma sembra che Girotto da tempo non pagasse: da qui erano nate tensioni, che questa sera sono degenerate nel sangue. Dopo una vivace discussione Girotto si sarebbe allontanato per qualche istante per munirsi di un fucile a canne mozze, con il quale ha poi fatto fuoco contro il rivale, da distanza ravvicinata.



Quando sul posto sono arrivati gli agenti del commissariato, insieme ai carabinieri e ai sanitari del 118, hanno trovato a terra il corpo senza vita di Pascale, mentre Girotto si era allontanato. Ma c'era la sua convivente: i poliziotti l'hanno invitata a chiamarlo per convincerlo a costituirsi. Così è avvenuto: poco dopo Girotto è tornato sul posto e si è consegnato agli agenti, che l'hanno subito condotto in commissariato per interrogarlo.



Luciano Pascale aveva alle spalle diversi precedenti, anche per rapina. L'ultima volta era stato arrestato il 10 febbraio 2007 perchè riconosciuto responsabile di un assalto ad un discount di Vigevano avvenuto il precedente 3 gennaio: armato di siringa si era fatto consegnare il misero incasso, 738 euro. L'uomo era già stato anche ferito in modo piuttosto serio in due circostanze diverse, sempre per futili motivi. Il 15 marzo 1998 era stato accoltellato davanti al Sert di Vigevano da un altro pregiudicato che lo accusava di avergli rubato il telefonino. Riportò una ferita all'addome con lesioni al fegato e venne giudicato guaribile in 20 giorni. Più recentemente la sera del 6 febbraio 2008 si era presentato al Pronto soccorso dell'ospedale di Mortara con ferite da taglio alla schiena e vicino ad un orecchio. Operato, venne giudicato guaribile in 15 giorni. Ai carabinieri raccontò di essere stato ferito da due sconosciuti scesi da un Fiorino, con i quali avrebbe avuto un diverbio per questioni stradali.



Ancor più numerosi sono i precedenti penali di Graziano Girotto: qualche rapina ma soprattutto un'infinità di furti d'auto, quasi sempre vecchie Fiat Uno, la sua specialità, che da oltre 25 anni lo portano dentro e fuori dal carcere.



Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Novembre 2014, 15:01