Giuseppe Dosi, un libro ricorda il detective "trasformista". Scagionò Girolimoni

Giuseppe Dosi, un libro ricorda il detective "trasformista". Scagionò Girolimoni

di Valeria Arnaldi
ROMA -

“Il teatro era stato sempre uno degli hobby di mio padre; suonava il violino, dipingeva, poetava e studiava le lingue, frequentava nel contempo la facoltà di lettere e quella di giurisprudenza, seguendo con passione le lezioni di criminologia…”. Così Maria Letizia Dosi inizia a tracciare il ritratto del padre nel volume “Giuseppe Dosi. Il poliziotto artista che inventò l’Interpol italiana”, secondo quaderno dell´Ufficio Storico della Polizia di Stato, a cura del primo dirigente della Polizia di Stato, Raffaele Camposano.







Una figura atipica quella di Dosi, nato a Roma, fortemente affascinato dal teatro tanto da consacrarsi al palco, prima come attore e poi come sceneggiatore, e poi diventato uno dei nomi d’eccellenza della Polizia di Stato, anche grazie ai suoi talenti “scenici”. Per le sue doti di detective e per la sua proverbiale abilità nei travestimenti, fu incaricato di seguire molte indagini delicate. Fu lui a dimostrare l’innocenza di Gino Girolimoni, accusato ingiustamente di una serie di delitti di bimbe romane. E soprattutto fu lui a trovare il vero colpevole.



Una scoperta questa che lo penalizzò nella carriera per aver osato mostrare le inefficienze del sistema. Considerato un soggetto pericoloso, fu dispensato dal servizio, arrestato e rinchiuso nel Carcere di Regina Coeli per poi essere recluso, fino al 1941, nel Manicomio Criminale di S. Maria della Pietà di Roma. Dopo la liberazione di Roma del 4 giugno del 1944, su sua iniziativa, recuperò dalle fiamme ciò che restava dell’archivio della prigione delle SS di via Tasso, mettendolo a disposizione del Comando Alleato.



Nel 1946 fu decorato della Medal of Freedom. Reintegrato nell’Amministrazione della P.S., fu nominato direttore dell’Ufficio Centrale di Polizia Criminale Internazionale che nel novembre del 1946 aderì alla Commission International de Police Criminelle/International Criminal Police Commission (C.I.P.C./I.C.P.C). A Dosi si deve l’ideazione della sigla telegrafica Interpol.



Il libro sarà scaricabile dalle prossime settimane dal sito www.poliziadistato.it


Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Novembre 2015, 00:46
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