"Siamo a Tunisi, stiamo bene". Una famiglia
pescarese nella città sconvolta dai terroristi

"Siamo a Tunisi, stiamo bene". Una famiglia ​pescarese nella città sconvolta dai terroristi
PESCARA - Erano nell’inferno di Tunisi ma non se ne sono resi conto finché non sono tornati a bordo della nave e hanno visto i notiziari in televisione. Alessio Terra, titolare dello stabilimento Croce del Sud a Pescara, era in crociera sulla Costa Fascinosa insieme con la moglie e i due figli piccoli, e ha tenuto in ansia la famiglia fino al pomeriggio di ieri, quando finalmente è riuscito a mettersi in contatto con la cugina Daniela Marrone, che da Pescara l’aveva tempestato di telefonate senza successo, e l’ha rassicurata: «Alessio ha sentito me e poi ha subito chiamato la mamma Annamaria per dirle che stava bene», dice la cugina.

Ai parenti Alessio ha raccontato di non essersi accorto di nulla finché non è tornato a bordo della nave da crociera. I passeggeri della Costa ieri avevano potuto scegliere tra due escursioni, una al museo e un’altra in giro per la città: Alessio con moglie e figli avevano scelto la seconda che è filata liscia ed è anche stata divertente. Gli altri invece, si sono ritrovati all’inferno, nel museo diventato teatro della strage.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Marzo 2015, 09:48