Dal bunga bunga ai miliardi, ecco perché Trump
(al top della popolarità) sembra Berlusconi

Dal bunga bunga ai miliardi, ecco perché Trump (al top della popolarità) sembra Berlusconi

di Mario Fabbroni
Il bunga bunga di Silvio e le frasi sessiste di Donald. Lo strapotere economico personale che diventa anche istituzionale. La stretta sugli immigrati, il rapporto tutt'altro che idilliaco con la legge, l'amicizia con Putin, le promesse su milioni di posti di lavoro da creare grazie ad un'economia rifondata con valori liberal ma poco social, i media attaccati e al tempo stesso controllati, le leggi ad personam e le presunte frodi fiscali.
Trump come Berlusconi, anzi il tycoon che veste i panni di "discepolo predestinato" rispetto al Cavaliere.



A tracciare un parallelismo molto indicativo tra il presidente eletto degli Stati Uniti e l'ex premier italiano è il quotidiano britannico Guardian che, in un lungo articolo, esamina idee politiche, storia personale e aspetti caratteriali dei due miliardari prestati alla politica, concludendo che "nessuno più degli italiani potrà capire meglio lo sgomento e la desolazione dei liberali americani di fronte a un presidente come Trump».
Un concetto condensato nel titolo eloquente dell'articolo "Se Berlusconi è come Trump, l'Italia cosa può insegnare all'America?", che arriva proprio mentre la popolarità di Trump raggiunge quota 46%, ben 9 punti in più rispetto ai giorni della sorprendente vittoria contro Hillary Clinton. Così ora l'Italia fa tendenza politica a Washington e dintorni, con gli Usa costretti almeno per una volta ad essere retroguardia e ad "imparare" dall'esperienza fatta nel Belpaese.

Da un lato Berlusconi sbeffeggiato da avversari politici e media ma che governa praticamente per un ventennio, dall'altro Trump che è stato osteggiato in ogni modo da quel Partito Repubblicano che pure ha fatto stravincere anche al Congresso. L'ex Presidente del Consiglio che va da solo a Roma con l'ex moglie e attrice Veronica Lario rimasta con i figli nel buen retiro di Arcore, il neo Presidente Usa che andrà da solo alla Casa Bianca mentre la giovane moglie ex modella Melania decide di restare ai piani alti della Trump Tower, a New York. Mentre i vescovi italiani non hanno criticato i comportamenti licenziosi in cambio di un Berlusconi schierato contro le unioni gay e la fecondazione assistita, allo stesso modo il tre volte sposato Trump - che non ha mai parlato in modo chiaro e convincente della sua fede religiosa - ha avuto il sostegno di quattro evangelici bianchi su cinque, in gran parte fondato sulla loro speranza che Trump avrebbe eletto giudici conservatori anti-aborto alla Corte Suprema.



Insomma, ce n'è per tutti i gusti. Anche per l'ironia sui social network che, prima del Guardian, aveva già messo in evidenza i tratti di similitudine tra Silvio Berlusconi e Donald Trump. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Novembre 2016, 17:06
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