Teresa e Trifone, i pm interrogano una trentina
di persone in Campania: "Trasferta proficua"

Teresa e Trifone, i pm interrogano una trentina di persone

di Susanna Salvador
PORDENONE - La chiusura delle indagini sull’omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone è ancora molto lontana. E non sono esclusi altri colpi di scena, anche se per ora la sola certezza è il nome dell’unico indagato: Giosuè Ruotolo, il ventiseienne di Somma Vesuviana tornato da poco a Pordenone, in servizio al Comando della Brigata Ariete.

Ed è proprio nel piccolo centro del napoletano che la scorsa settimana sono "scesi" i due pm che coordinano le indagini, Matteo Campagnaro e Pier Umberto Vallerin, con il capitano dei carabinieri Pierluigi Grosseto e alcuni investigatori dell’Arma. Un tre giorni intensa, durante la quale sono state interrogate una trentina di persone tra parenti e amici di Ruotolo. Compreso il fratello che la sera del duplice omicidio era collegato (come Giosuè) al videogioco "League of legend".

La trasferta è stata definita proficua, come pure il lungo interrogatorio della fidanzata, durato quasi sei ore, che ha permesso agli inquirenti di conoscere più da vicino il mondo del giovane militare campano, le sue abitudini, la sua quotidianità in quella terra dove è nato e dove tornava non così spesso.
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Dicembre 2015, 14:54