Gigolò a 16 anni: vendeva il corpo su internet.
Scoperto dalla mamma dalle chat di Whatsapp

Gigolò a 16 anni: vendeva il corpo su internet. Scoperto dalla mamma dalle chat di Whatsapp

di Giuliano Pavan
TREVISO - A 16 anni vendeva il suo corpo offrendo incontri di sesso a pagamento su internet. Ora, a distanza di tre anni dai fatti, cinque suoi clienti sono finiti a processo per rispondere dell'accusa di prostituzione minorile. Uno di loro ha già chiuso i conti con la giustizia scegliendo di essere giudicato con rito abbreviato e rimediando una pena di 4 mesi di reclusione con la sospensione condizionale. Gli altri 4 imputati, difesi dagli avvocati Fabio Crea, Italo Albanese, Fabio Pavone e Piergiorgio Oss, hanno scelto invece di andare a dibattimento per dimostrare la propria innocenza.

La linea difensiva è chiara: sostengono che era impossibile sapere che quel ragazzo era minorenne, visto il fisico già scolpito e formato e la barba lunga. Il ragazzo dunque avrebbe dimostrato molti più anni di quelli che aveva in realtà. A portare alla luce la vicenda era stata, nell'inverno del 2012, la madre del giovane. Controllando il suo cellulare, aveva scoperto una lunga serie di chat in cui il figlio parlava di incontri a sfondo sessuale e di denaro con degli emeriti sconosciuti. La donna aveva così deciso di denunciare tutto alla polizia.

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Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Mercoledì 2 dicembre 2015

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Dicembre 2015, 16:49