Mantiene l'amante e suo marito,
ma poi lei lo calunnia: condannata

Mantiene l'amante e suo marito, ma poi lei lo calunnia: condannata
TREVISO - È finito con una condanna a un anno e 4 mesi di reclusione, con i doppi benefici, il processo del triangolo amoroso degno del Decameron di Boccaccio.



Sul banco degli imputati una donna, accusata di calunnia perché, secondo l’accusa, denunciò di stalking, sapendolo innocente, il facoltoso "partner - amante" (un finanziere ricco e potente veneziano). Sullo sfondo il marito che, probabilmente, di quella tresca era a conoscenza. Una controversa storia d’amore, di corna e di soldi.



Con l’altro, l’amante facoltoso, in grado di sborsare fino a 5mila euro la settimana per la donna. Non solo. Sapendo che il marito dell’amante era in difficoltà finanziarie, gli avrebbe prestato sull’unghia 35mila euro, mai restituiti.



È questo, in sintesi, lo scenario della storia nella quale l’avvenente C.B., di Treviso, e il marito avrebbero fatto la bella vita a spese di un milionario veneziano. Poi qualcosa si è inceppato. Il triangolo è diventato una prigione, e sono scattate denunce e controdenunce che hanno fatto finire la donna, assistita dall’avvocato Gianfranco Crovace, a processo per calunnia.






Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Luglio 2014, 14:50