Trenitalia, sanzione da 1 milione dall'Antitrust:
"Multe troppo onerose per chi è senza biglietto"
di Valeria Arnaldi
Insomma, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato avrebbe multato le ferrovie proprio per le eccessive multe da queste comminate ai viaggiatori senza biglietto. L’attuale regime di controllo dei ticket, per l’Antitrust, «mira non solo a reprimere gli abusi ma è strumentale alla rigidità del sistema tariffario», in contrasto con il Codice del Consumo.
La procedura sarebbe dunque «afflittiva», perché impone al trasgressore il pagamento del prezzo di viaggio, una sovrattassa, da 50 a 200 euro, e un’ulteriore somma come «oblazione». E regola e “extra” valgono pure quando la trasgressione è determinata dall’impossibilità per forza maggiore o perfino disservizio. Quanto basta per far ritenere giusto all’Antitrust che ora a essere “afflitta” sia Trenitalia.
Le Ferrovie non ci stanno e annunciano ricorso al Tar. E se, a multa comminata, il dibattito rimane aperto, a chiudersi - bene - è invece la questione rimborsi. Trenitalia si è impegnata a introdurre una serie di novità a vantaggio dei viaggiatori da primavera 2015. Prima tra tutte, indennizzi più rapidi e per ritardi di appena 30 minuti: con bonus, non denaro, pari al 25% del prezzo del biglietto - percentuale oggi per ritardi di 60 minuti - e riduzione da 20 a 3 giorni dei tempi di erogazione. E ancora, maggiore flessibilità nella determinazione del ritardo, con tolleranza di tre minuti sull’orario rilevato in alcune stazioni principali, e introduzione del “biglietto globale” per viaggi con più treni. Da domani, forse, più puntuali.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Novembre 2014, 10:12
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