Torino, la madre del bimbo morto: "Ho partorito, poi non ricordo: non sapevo di essere incinta"

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La visita ginecologica sulla donna che ha confessato di aver lancaito il figlio appena nato dal balcone di casa, a Settimo Torinese, provocandone la morte, «ha confermato il parto appena avvenuto», che è stato «autogestito dalla stessa donna in casa».
 
 


La 34enne è ricoverata all'ospedale Sant'Anna di Torino ed è in stato di fermo. Le sue dichiarazioni, dicono gli inquirenti in conferenza stampa, sono «confuse»: la donna, che ha un'altra figlia di tre anni affetta da problemi neurologici in comune con il padre ha sostenuto di non sapere di essere incinta e che anche il marito non ne era al corrente.  «La cosa che ha più ci ha colpito, nel corso delle indagini, è stata l'apparente tranquillità della donna, che dopo aver partorito ha accompagnato a scuola la prima figlia», gha osservato il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando. «Dopo l'interrogatorio pensava di tornare a casa», aggiunge il magistrato che ne ha disposto il fermo.



«Il corpo del neonato, sulla strada, era lontano dall'asciugamano. Questo potrebbe avvalorare la caduta dall'alto», ovvero che il bambino sia stato lanciato dalla madre dal balcone di casa, «ma è ancora una ipotesi investigativa». Il marito era in casa al momento del parto, ma non è indagato. Interrogato dai carabinieri, l'uomo ha sostenuto «di avere sentito dei rumori, come un miagolio, ma di non avere sospettato nulla». Resta dunque ancora da chiarire come il bambino sia arrivato in strada, nel punto in cui è stato abbandonato.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 31 Maggio 2017, 11:49
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