Se accetti "tutti i cookie", compresi quelli di profilazione, oltre a sostenere la nostra offerta gratuita, riceverai annunci pubblicitari in linea con i tuoi interessi.
Se invece accetti solo i cookie "strettamente necessari" riceverai pubblicità generalista di cui non sarà possibile limitare il numero e la ripetizione.
Terremoto all'Aquila, 309 morti e un solo
colpevole in carcere: è un preside -Foto
Appalti, corruzione, edifici scadenti e imprenditori che alle 3.32 di quel maledetto 6 aprile 2009 ridevano. Eppure, nonostante le promesse di rendere giustizia alle vittime del terremoto dell'Aquila, sei anni dopo c'è un solo colpevole detenuto in carcere: Livio Bearzi. Che non è un politico, né un funzionario della Protezione Civile, bensì un preside che già in passato aveva vissuto l'incubo del terremoto.
L'uomo, 58 anni, è infatti originario di Cividale del Friuli e per questo motivo possiede una certa 'cultura sismica': nel 1976, durante una forte scossa di terremoto, si trovava nel convitto dove studiava e si salvò per miracolo. L'esperienza lo aveva indotto a valutare anche i rischi per il convitto aquilano Domenico Cotugno, dove era stato appena trasferito: l'edificio presentava alcune crepe e secondo il dirigente scolastico non era sicuro. Lo aveva anche fatto presente alla Provincia, ma nessuno ascoltò il suo appello.
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout