Taxi, l'Antitrust chiede la riforma: apertura a Uber e Ncc, compensazioni per i tassisti
di Luca Cifoni
L'Authority guidata da Giovanni Pitruzzella chiede un sostanziale alleggerimento delle regole esistenti. I tassisti con licenza dovrebbero avere una maggiore flessibilità operativa, in materie come i turni, mentre per il guidatori del settore Noleggio senza conducente (Ncc ) cadrebbero le attuali barriere territoriali, che limitano ad esempio il servizio al di fuori del Comune di appartenenza.
Un percorso di questo genere aprirebbe spazi anche a servizi innovativi come Uber. Per le piattaforme digitali che impiegano autisti non professionisti (come Uber Pop) l'Antitrust suggerisce - a tutela della concorrenza come della sicurezza stradale - una regolamentazione che però non sia invasiva: sostanzialmente l'istituzione di un registro pubblico e l'individuazioni di requisiti ed obblighi, anche sul piano fiscale.
L'incremento dell'offerta andrebbe a beneficio degli utenti ma avrebbe qualche impatto sui tassisti in attività: per alleviarlo, l'Antitrust suggerisce forme di compensazione attraverso un fondo che sia finanziato dai nuovi operatori e dai maggiori introiti fiscali. Tutte queste indicazioni potrebbero essere raccolte dal governo che dopo le proteste delle settimane scorse si è impegnato a dare nuove regole.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Marzo 2017, 15:03
© RIPRODUZIONE RISERVATA