Studentessa americana uccisa a Firenze, sequestrato il pc. Caccia al killer in un video

Giallo di Firenze, caccia al killer nei video delle telecamere
Non ci sono indagati al momento per il delitto di Ashley Olsen, la 35enne americana trovata morta ieri pomeriggio nel suo appartamento in centro a Firenze. A trovare il corpo senza vita della donna, originaria della Florida che viveva da qualche anno nel capoluogo toscano dove lavora anche il padre, è stato il fidanzato italiano, un artista quarantenne, che si è fatto aprire la porta da una vicina. Il corpo, senza vestiti, si trovava su un divano con il collo segnato da ecchimosi.

Agli investigatori il fidanzato, ascoltato a lungo, ha raccontato di essere andato a cercare Ashley di persona perché il telefono era spento. I due avevano litigato e non si sentivano da qualche giorno. Oltre al fidanzato pittore gli inquirenti hanno sentito diverse persone vicine alla trentacinquenne per cercare di ricostruire le sue ultime ore di vita. Un aiuto alle indagini della Polizia potrebbe arrivare dall'analisi del computer della donna che è stato sequestrato. Intanto la certezza sulle modalità e sulle cause della morte arriverà dall'autopsia, già disposta dalla procura, che verrà effettuata domani o dopodomani.

LE TELECAMERE Un reticolo di telecamere nelle strade di Firenze dove è scappato l'assassino di Ashley Olsen, l'americana di 35 anni trovata strangolata dal fidanzato nella sua casa di via Santa Monaca, nell'Oltrarno. Anche su queste punta l'attenzione degli investigatori, perché ci potrebbero essere immagini decisive. La telecamera più vicina è quella posta sopra l'incrocio stradale fra la trafficata via dei Serragli con via Sant'Agostino e la prosecuzione di questa, appunto via Santa Monaca dove al primo piano del numero civico 3, la seconda porta, Ashley è stata uccisa. È una telecamera del vecchio progetto 'città sicura' che domina il quadrivio: tuttavia, raccontavano alcuni abitanti del quartiere stamani, a volte è spenta.
Un'altra telecamera su area pubblica è posta tra via Sant'Agostino e l'incrocio con via Maffia: non si vede la casa affittata da Ashley ma prende di infilata l'incrocio con via dei Serragli e tiene 'sotto zoom' oltre 50 metri di strada. Se l'assassino fosse scappato da questa parte, si fa osservare, potrebbe essere stato inquadrato. Altri due obbiettivi potrebbero dare un aiuto insperato. Hanno un raggio ridotto ma gli investigatori hanno chiesto ai privati, a esercizi commerciali e condomini, le immagini disponibili degli ultimi giorni. Uno è quello della telecamera di sicurezza del bar all'angolo, dove Ashley talvolta si serviva, per comprare sigarette. L'altra 'protegge' l'edificio proprio davanti a quello dell'omicidio, sul lato opposto di via Santa Monaca. Altri obbiettivi sono nei paraggi di piazza del Carmine, altra possibile direzione di fuga di chi ha ucciso, che potrebbe esser finito in un'inquadratura.

Giallo di #Firenze, caccia al killer nei video delle telecamere Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Domenica 10 gennaio 2016

Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Gennaio 2016, 13:07