Stretta sui vip, vietata la pubblicità occulta nei selfie sui social
di Alessio Caprodossi
Tra le varie modifiche apportate, relative a energia, telemarketing, odontoiatri e dismissione dei distributori di benzina, spicca l'inedito capitolo dedicato agli autoscatti delle star di spettacolo, moda, sport e cinema che promuovono i prodotti di marchi più o meno noti senza indicare la natura pubblicitaria dei post pubblicati su Facebook, Twitter e Instagram. Nello specifico, con l'ordine del giorno presentato da Sergio Boccadutri (deputato PD) si chiede al Governo di intervenire a livello legislativo affinché l'attività dei web influencer sia regolata, permettendo ai consumatori di identificare in modo univoco quali interventi online rappresentino sponsorizzazioni.
La richiesta di una norma deriva da selfie e, più in generale, dalla pubblicità camuffata su blog e social, tanto che nei mesi scorsi l'Unione nazionale consumatori aveva già presentato un esposto all'Antitrust. «L'obiettivo è avere regole chiare, con una didascalia che indichi in maniera precisa se un'immagine o messaggio abbiano scopi promozionali». Il traguardo è replicare quanto fatto in Usa e Regno Unito, con l'obbligo di usare hashtag specifici come #ad (dall'inglese advertising, che significa pubblicità).
Un altro passaggio discusso è la differenziazione dell'assicurazione Rc Auto, con la Camera che ha confermato la volontà del Senato di scontare le polizze per gli automobilisti che installano una scatola nera oppure dispositivi che bloccano l'accensione del motore qualora il guidatore sia in stato di ebbrezza, e quelli che evitano problemi e incidenti nelle aree a più alta sinistrosità, dove gli importi sono più alti.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Giugno 2017, 08:47
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