Cucchi, il procuratore generale: "Stefano
pestato dopo l'udienza di convalida dell'arresto"
di Angela Camuso
D'altra parte, il pestaggio è un fatto confermato anche dalla sentenza di primo grado, che però non ha attribuito alcuna specifica responsabilità.
«La vittima è stata aggredita dagli agenti che ne avevano la custodia e il fatto è avvenuto dopo l'udienza di convalida e prima dell'ingresso al carcere. La localizzazione delle lesioni sul corpo di Stefano non porta a credere che siano state causate da una caduta accidentale, bensì da una aggressione vera e propria. Stefano era di una magrezza eccezionale; il suo esile corpo ha scattato la fotografia di un'aggressione volontaria e intenzionale», ha motivato il pg nella requisitoria contro i poliziotti Corrado Santantonio, Antonio Domenici, Nicola Minichini.
In aula ieri erano presenti i familiari del geometra arrestato per spaccio a ottobre del 2009 e morto dopo una settimana di agonia nel reparto detentivo del Pertini, secondo i giudici di I grado solo a causa delle mancate cure da parte dei sanitari. La sorella di Stefano, Ilaria, era in prima fila. «Ci aspettiamo che venga riconosciuta e accertata la verità a 360 gradi – ha detto -. In primo grado per me non è stata una sconfitta, perché è stato detto che Stefano ha subito un pestaggio e che la verità è un'altra: è stato pestato da qualcun altro ma non sono stati trasmessi gli atti per fare ulteriori indagini. Io amavo mio fratello ed è per questo, per l'amore che ho per lui, che andrò avanti fino alla fine. Penso anche alla tanto auspicata approvazione della legge sulla tortura che il nostro Paese continua a rifiutarsi di adottare a dispetto dei moniti dell'Onu». Prima dell'inizio dell'udienza è stata revocata la costituzione di parte civile da parte di tutti i familiari di Cucchi nei confronti dei medici e degli infermieri dell'ospedale, essendoci stato un risarcimento da parte dell'assicurazione.
Il rappresentante della pubblica accusa ieri ha chiesto che anche i tre infermieri precedentemente assolti siano condannati. Uno di loro, Giuseppe Flauto, ieri ha rilasciato dichiarazioni spontanee, dicendo che nei giorni in cui Cucchi si è aggravato lui non era in servizio.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Settembre 2014, 10:01
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