'Spese pazze' in Emilia Romagna, sequestri
per 1,2 milioni ai capigruppo in Regione

'Spese pazze' in Emilia Romagna, sequestri per 1,2 milioni ai capigruppo in Regione
BOLOGNA - La Guardia di Finanza di Bologna, su delega della Procura Regionale della Corte dei Conti dell'Emilia-Romagna, sta sequestrando beni immobili e crediti di natura retributiva, di indennità e/o pensionistica nei confronti di otto capigruppo dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. I sequestri dovrebbero coprire un danno patrimoniale di 1,2 milioni di euro.



Dopo attività istruttorie, infatti - spiega la Guardia di Finanza - la Procura Regionale della Corte dei conti ha chiesto e ottenuto dalla Sezione Giurisdizionale un decreto di sequestro conservativo in favore dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna - amministrazione ritenuta essere Ente danneggiato - fino alla concorrenza del danno patrimoniale contestato, quantificato globalmente in oltre 1,2 milioni euro.



Le verifiche amministrativo-contabili hanno riguardato le spese sostenute dai singoli gruppi consiliari dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna nel 2012. L'inchiesta penale si è già chiusa con 41 avvisi di fine indagine ad altrettanti consiglieri regionali. Al termine degli accertamenti è stato appurato - viene precisato dalle Fiamme gialle - che i contributi a carico del bilancio regionale erano stati utilizzati dai rispettivi gruppi per speseritenute non inerenti all'attività istituzionale e al funzionamento del gruppo stesso. Tra le voci di spesa contestate dalla magistratura contabile - estratte dalla documentazione sequestrata dalla Procura di Bologna nell'ottobre del 2012 - figurano, tra gli altri, i costi sostenuti per il pagamento di taxi, auto, autostrade, treni, pasti, alberghi, giornali e consulenze, i quali, per la loro natura e/o per la loro documentazione carente, sono stati giudicati privi di giustificazione e collegamento con l'attività istituzionale del gruppo.



Il provvedimento cautelare a cui stanno dando esecuzione i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bologna è stato richiesto nei confronti dei singoli capigruppo, visto l'obbligo che avevano, per la posizione di legali rappresentanti dei gruppi assembleari, di rendicontazione e di tenuta documentale delle spese effettuate ovvero di verifica che gli esborsi avessero effettivamente la destinazione richiesta dalla normativa.
Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Dicembre 2014, 17:13
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