Severino Antinori arrestato a Roma:
"Ha rubato gli ovuli a una paziente"

Severino Antinori arrestato: "Ha rubato gli ovuli a una paziente"
Il ginecologo Severino Antinori è stato arrestato, oggi, a Roma, dai carabinieri del Nas di Milano. I militari stavano indagando su un caso, a lui contestato, di espianto di ovuli con violenza. Ad arrestarlo sono stati i militari dell'Arma mentre si trovava in aeroporto.

Severino Antinori - secondo quanto spiegato ai carabinieri del Nas - è indagato per i reati di rapina aggravata e lesioni personali aggravate. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Milano «su richiesta della locale Procura della Repubblica che, condividendo pienamente le indagini dei Carabinieri, disponeva, altresì, l'interdizione dall'esercizio della professione medica del ginecologo - per la durata di un anno - nonché il sequestro preventivo della clinica Matris di Milano». A due sue «strette collaboratrici», per i medesimi reati, è stato notificato il divieto di dimora nei comuni di Milano e Roma.

RAGAZZA ERA INFERMIERA IN PROVA IN CLINICA MATRIS La 24enne spagnola alla quale il ginecologo Severino Antinori avrebbe prelevato ovociti contro la sua volontà è un'infermiera ed era in prova nella clinica Matris di Milano, sequestrata dai Nas del capoluogo lombardo che oggi hanno arrestato il noto medico.

RAGAZZA SOTTO CHOC E TERRORIZZATA DA DESTINO OVULI «Sotto choc e terrorizzata, non tanto per la lesione, quanto per l'idea che i suoi ovuli potessero dare vita ad altri esseri umani al di là della sua volontà». Così Roberta De Leo, avvocato dell'Associazione Svs Dad (Soccorso violenza sessuale Donna aiuta donna) onlus, descrive all'AdnKronos Salute lo stato d'animo della ragazza spagnola a cui il ginecologo Severino Antinori avrebbe prelevato ovociti contro la sua volontà. Il legale ha seguito la 24enne fin dai primi momenti, nell'imminenza del fatto al centro dell'inchiesta che ha portato all'arresto del noto medico da parte dei Nas di Milano.

«Era molto provata e sofferente - racconta De Leo - e spero che non abbia subito danni permanenti irreversibili.
Farà altri accertamenti. L'urgenza per lei era tornare a casa. È una ragazza acqua e sapone, non appariscente, intelligente e colta, che parla spagnolo e francese. Una brava ragazza, ora molto segnata al pensiero che abbiano potuto approfittare di lei». Ad angosciarla «era la modalità» di quello che lei ritiene «un raggiro. Era ossessionata dall'idea che le fossero stati sottratti degli ovuli e che potessero esserci creature figlie sue al mondo, al di fuori della sua volontà e del suo controllo», ripete il legale. Per questo «ha pianto molto - ricorda De Leo - faceva molta tenerezza. Era sconvolta e si sentiva trattata come un involucro». Ora le indagini proseguiranno, ma quando si instaurerà un eventuale processo, «senza dubbio ci costituiremo parte civile e la ragazza chiederà un risarcimento del danno, che è di difficile quantificazione, perché non ci sono precedenti simili in Italia».



 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Maggio 2016, 19:20
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