Selvaggia Lucarelli sulla denuncia del video hard: "Non spio le persone. Ho fatto solo il mio dovere"

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di Ida Di Grazia
"Ricevo tantissime segnalazioni tutti i giorni, non sono una sentinella e non passo le giornate sul web a spiare cosa dicono gli altri, ma ci sono tantissime persone che sanno che questo tipo di faccende mi stanno molto a cuore e quindi mi segnalano questi casi, e sono tantissimi. Io non riesco a stare dietro a tutti perché altrimenti sarebbe il mio lavoro, quindi mi prendo i casi più indicativi, quelli che mi sembrano più gravi e che riguardano ragazze più giovani e cerco di fare quello che andrebbe fatto, ovvero denunciare. Possiamo star qui a fare un sacco di chiacchiere ma se nessuno va in polizia postale e denuncia questi casi non cambia niente. Quindi bisogna chiedere aiuto alle forze dell' ordine".

Selvaggia Lucarelli torna a parlare a Tagadà - il programma del pomeriggio di La7 condotto da Tiziana Panella - del caso del video hard che ha coinvolto una ragazza di Pozzuoli.
La storia di questa giovane ragazza ha colpito particolarmente la Lucarelli, che dopo aver intercettato un post di un utente di Facebook pieno di insulti irripetibili rivolti alla ragazza, è andata alla polizia postale a denuciare l'accaduto.
Ma secondo la giornalista, la situazione è più grave: 
"Pensavo che fosse in realtà il video virale solo via WhatsApp - dice in trasmissione la Lucarelli - perché era arrivato addirittura ad un mio amico di Roma che non ha nulla a che fare con la realtà di Pozzuoli, questo vuol dire che è finito su tantissimi telefono. Poi ho scoperto che è presente su un sacco di siti e piattaforme americane, il che rende molto difficile intervenire e togliere i video. E' una situazione come nel caso di Tiziana Cantone che al momento abbastanza incontrollabile ".

 


tanto da essere tata la prima ad andare alla polizia postale a denunciare 

 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Settembre 2016, 19:07
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