Scoperta la farina più antica del mondo,
ha 32mila anni: "Macinata dall'homo sapiens"
I ricercatori hanno esaminato i residui vegetali rimasti intrappolati nei solchi di una macina nella Grotta di Paglicci a Rignano Garganico, in provincia di Foggia. «Sulla superficie della macina - spiega Mariotti ? abbiamo trovato granuli di amido di avena, molto probabilmente Avena barbata L., ed è al momento la prima testimonianza dell'uso di questa pianta». Il particolare stato di conservazione dei granuli, aggiunge, «ci ha indotto a credere che i chicchi siano stati sottoposti ad un trattamento a caldo prima di essere macinati». La ricercatrice pensa che la lavorazione dei chicchi «avvenisse a più stadi dopo la raccolta: il trattamento termico e la macinazione, rilevati in questo lavoro, e poi, presumibilmente, la successiva aggiunta di acqua e la cottura».
Un tipo di procedimento, sottolinea «ancora in uso in Asia ai giorni nostri». Alla ricerca hanno partecipato anche Bruno Foggi, dell'università di Firenze, Annamaria Ronchitelli, dell'università di Siena e direttrice dello scavo, Biancamaria Aranguren, della Soprintendenza Archeologica della Toscana e Anna Revedin, dell'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Lo stesso gruppo di lavoro aveva scoperto ad aprile una farina nel sito di Bilancino, nel Mugello (Firenze), risalente a 30 mila anni fa.
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Settembre 2015, 18:32
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