Sarah Scazzi, parla Ivano Russo:
"Sabrina deve dire tutta la verità" -Foto
Per l'omicidio della 15enne sono state condannate all'ergastolo, confermato in appello il 27 luglio scorso, la cugina di Sarah, Sabrina Misseri e la madre di quest'ultima, Cosima Serrano. Condanna confermata in appello anche per Michele Misseri, padre di Sabrina e marino di Cosima: otto anni per soppressione di cadavere. «Quel maledetto 26 agosto di cinque anni fa - racconta Ivano, di cui, secondo i magistrati, si erano invaghite sia Sabrina che Sarah - ha cancellato la vita della povera Sarah, ma ha cambiato tutto il corso della mia vita e quella di altri».
«Ho bruttissimi ricordi di quel giorno. Avevo finito di mangiare, - racconta Ivano - mi ero ritirato nella mia stanza, sdraiato sul letto e mi aspettavo le solite cose. Avrei dormito, mi sarei svegliato e poi sarei uscito per rincontrare gli amici e trascorrere un'altra serata con loro. Invece le cose non andarono proprio così Accadde che scomparve una mia carissima amica, la più piccola e la più coccolata del gruppo, una bambina a cui tutti volevamo bene. Da quel giorno la mia vita non è stata più la stessa. Da quel giorno sono stato il sospettato numero uno. Sono stato travolto da un terremoto che mi ha cambiato e ha cambiato la mia famiglia. Ho perso la spensieratezza dei miei anni, ho un'ex compagna che mi accusa di cose terribili. E ho un figlio di due anni e mezzo che ho avuto da lei che non mi posso godere».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Agosto 2015, 13:39
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