Saldi invernali al via: super sconti ma c'è chi vuole abolirli per sempre

Saldi al via: super sconti ma c'è chi vuole abolirli per sempre
Giovedì 5 partono su tutto il territorio nazionale i saldi invernali del 2017, dopo il via anticipato in Basilicata e Sicilia il 2 gennaio e in Valle d'Aosta il 3. L'Unione dei Consumatori aspetta sconti record, con una media del -23,5% nell'abbigliamento. Ma in alcune delle grandi catene di abbigliamento si annunciano sconti dal 30 al 40%. Possibili anche sconti del 70% ma, in questo caso, c'è la possibilità che si tratti di vendite di capi delle passate stagioni, ovvero - su quest'ultima eventualità le organizzazioni dei consumatori mettono sempre in guardia - di prezzi gonfiati ad arte per poi essere ribassati in modo abnorme.

Secondo Confesercenti sono 14,6 milioni le famiglie italiane che si preparano ad acquistare nei saldi: secondo uno studio oltre un italiano su due (il 58%) si dichiara interessato a queste vendite, nella stragrande maggioranza dei casi (il 62% di chi farà acquisti) puntando all'abbigliamento. Secondo l'associazione dei commercianti, i saldi invernali possono valere quasi 5 miliardi di acquisti, per una spesa media a famiglia di 337 euro. Secondo Findomestic tre italiani su quattro aspettano i saldi per gli acquisti. A conferma della sempre minore disponibilità di spesa dei consumatori. Una realtà della quale sono ben coscienti i negozianti i quali ormai sempre, se richiesti, fanno sconti prima dei saldi ovvero organizzano pre-vendite scontate per i clienti abituali.

Per Federconsumatori e Adusbef domani non ci saranno assalti ai negozi, secondo le stime dell'organizzazione dei consumatori solo il 39% delle famiglie farà acquisti, con una spesa media di 179.92 euro a famiglia, appena lo 0,3% in più rispetto allo scorso anno e con forti differenze tra Nord e Centro-Sud.

Afferma il Codacons in una nota: «Ma gli sconti di fine stagione hanno oramai da tempo perso appeal presso i consumatori, e non solo per gli effetti della crisi economica che negli anni ha impoverito le famiglie - spiega il Codacons. - L'eccessiva vicinanza al periodo natalizio ma soprattutto l'avvento del commercio online e le numerose promozioni speciali che i negozi realizzano tutto l'anno, hanno reso i saldi obsoleti e superati, permettendo alle famiglie di acquistare a prezzi scontati anche al di fuori del periodo ufficiale di saldi. A confermarlo sono i numeri sull'andamento delle vendite di fine stagione, che non lasciano spazio alle interpretazioni: se nel 2007 il giro d'affari dei saldi invernali ha toccato i 6,5 miliardi di euro, nel 2017 non supererà quota 4,2 miliardi, con una riduzione del 35,3% in 10 anni e una perdita secca in termini monetari di 2,3 miliardi». «I saldi servono oramai a poco o nulla, perché nel tempo è cambiata la società e le abitudini dei consumatori hanno subito sensibili modifiche - afferma il presidente Carlo Rienzi - Per questo chiediamo di abolirli definitivamente, considerato che anche per i saldi in partenza domani si prevede una contrazione delle vendite attorno al -5%, e il budget delle famiglie si fermerà a quota 175 euro».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Gennaio 2017, 20:27
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