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Salvatore, operaio disoccupato da due anni,
si suicida: "Vivere non ha senso"
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NAPOLI - Si terranno domani mattina a San Giovanni a Teduccio (Napoli), nella Chiesa di Maria S.S. Madre della Consolazione, i funerali del 43enne Salvatore De Francesco, ex dipendente della Ixfin - azienda casertana ormai dismessa - da oltre due anni senza lavoro, che venerdì si è suicidato gettandosi dal terrazzo del palazzo in cui viveva la sorella. Alla moglie e alle due figlie ha lasciato un bigliettino con poche e toccanti parole.
«Scusatemi, ma così non ha più senso vivere» ha scritto, riferendosi ai ripetuti tentativi, purtroppo vani, di trovare un lavoro dopo la lunga e sfortunata parentesi della Ixfin, e di poter così contribuire a sostenere la propria famiglia, che sopravviveva grazie soprattutto ai lavoretti saltuari della moglie. Ex colleghi e amici, anche grazie ad un passaparola su Facebook, hanno organizzato un colletta per la famiglia. Ironia del destino, la morte del 43enne è avvenuta proprio nel giorno in cui i suoi ex colleghi della Ixfin, oggi confluiti con altri ex lavoratori di aziende casertane dismesse nel cosiddetto «Bacino di crisi», protestavano a Caserta davanti alla Prefettura perché da oltre un anno non hanno alcuna forma di sostegno al reddito, e per chiedere che divenissero realtà le promesse di essere ricollocati nel mondo del lavoro.
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