La fuga di Stefano: "In Germania per leggere la mente dei malati di Sla"

La fuga di Stefano: "In Germania per leggere la mente dei malati di Sla"

di Marco Bellinello
ROVIGO - Ha lasciato l'Italia perché non vedeva futuro: solo contratti da rinnovare anno per anno, nessuna certezza. E così è emigrato in Germania e qui, assieme a un'équipe formata di neuropsicologi e linguisti, ha messo a punto un sistema in grado di leggere nel pensiero persone paralizzate da malattie degenerative, come la Sla.
Lui si chiama Stefano Silvoni, ha 48 anni e vive a Rovigo, con la moglie e due figli. Metà del suo tempo lo passa in Germania perché anche lui, come tanti ricercatori italiani, è stato costretto a migrare all'estero per poter vivere del proprio lavoro, che è appunto la ricerca. Il suo sogno è dare speranza a persone completamente paralizzate, permettendo loro di comunicare con il mondo esterno. Nato a Conselve, Silvoni ha studiato ingegneria biomedica all'università di Padova.
 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Febbraio 2017, 09:39
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