Giostra a forma di maiale nel cortile a scuola.
"Offende gli islamici": ecco la decisione

Giostra a forma di maiale nel cortile a scuola. "Offende gli islamici": la decisione

di Stefania Piras
Un dondolo a forma di maialino doveva essere rimosso dal cortile di una scuola di Rovereto, in provincia di Trento. Secondo le segnalazioni allarmate dei politici locali, Lega Nord e Movimento 5 stelle, il giocattolo di plastica rosa irritava la sensibilità islamica di diversi genitori musulmani che si sarebbero lamentati e avrebbero chiesto esplicitamente la rimozione della giostrina che rappresenterebbe un'offesa culturale. Il M5S ha parlato di “subalternità culturale”, mentre la Lega Nord di “pericoloso oscurantismo”.

«A destare preoccupazione - spiega Filippo Degasperi dei 5 stelle - è il fatto che, in seguito alle lamentele di queste famiglie, il gioco per i bambini trentini (pagato dai contribuenti trentini) sia stato già oscurato con delle panchine (anch'esse ovviamente pagate di tasca nostra) deturpate oltre che private della loro funzione. Se questo episodio non fosse adeguatamente stigmatizzato dagli organi preposti - continua - si costituirebbe un precedente molto pericoloso, perché darebbe legittimazione sostanziale agli episodi di integralismo religioso che purtroppo sono sempre più frequenti».

Rincarano la dose quelli del Carroccio per bocca del segretario Maurizio Fugatti: «E' inaccettabile che invece di insegnare ai bambini stranieri il rispetto della nostra storia, cultura e religione si accetti di farsi sottomettere alle imposizioni religiose di una minoranza che è, e rimane, ospite nel nostro Paese».

Ma quel maialino è ancora al suo posto. Se di rimozione si era parlato non era certo per una questione di identità religiosa, ha spiegato con una nota l’amministrazione di Rovereto smontando completamente il caso e rivelando la bufala. Sul dondolo a forma di maiale c’erano sì dei controlli ma relativi agli standard tecnici di sicurezza. I dubbi relativi alla giostrina non c’entrano niente con la religione ma riguardano le dimensioni e l'altezza del gioco che potevano rappresentare un pericolo per i bimbi.

Così l’amministrazione è stata costretta a prendere carta e penna e scrivere che la scuola dell'infanzia in questione non ha subito alcun tipo di pressione da parte di famiglie di alunni stranieri e che anzi il rapporto con le stesse è sempre stato caratterizzato da dialogo e rispetto reciproco».
Tutto regolare, insomma, anche le misure del dondolo. «Nessuna intenzione di rimuovere il gioco su pressione di chicchessia» ha ribadito l'assessore competente Cristina Azzolini dopo gli attacchi politici. «Come di dovere, si ascoltano le insegnanti qualora le stesse rilevino elementi di poca idoneità rispetto alla sicurezza. Fatte le valutazioni del caso, sembra che tutto sia in regola e pertanto non si provvederà a nessuna rimozione perlomeno fino a che, dopo un periodo di sperimentazione, non si valuti diversamente. Infatti, al di là delle certificazioni, ci possono essere anche valutazioni di poca idoneità che provengono dall'esperienza diretta dell'utilizzo del gioco da parte dei bambini, in particolare dei più piccoli».

Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Dicembre 2015, 15:05