Dal caso Rosboch al dramma delle donne raggirate: il parere dello psicologo

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È proprio di queste ultime settimane la vicenda, terribile, dell’omicidio della professoressa Gloria Rosboch, del quale è accusato il suo ex allievo Gabriele De Filippi. La vicenda oramai è abbastanza nota: Gloria, insegnate di francese nelle scuole medie, ha consegnato 187 mila euro al ragazzo in cambio di un progetto di vita insieme. La tragedia nasce quindi da una truffa finita male, almeno questo sembra l’ipotesi più accreditata dalla magistratura.
 


Questo fatto, che chiaramente acquista l’onore della cronaca perché sì è arrivati al delitto, non è, purtroppo, una vicenda isolata. Capita spesso, molto di più di quanto si possa pensare, che persone con problemi economici riescano ad agganciare e raggirare donne, magari non più giovanissime, illudendole con promesse romantiche in cambio di richieste di soldi. Questa è una vera e propria truffa e generalmente le persone che la attuano sono dei delinquenti, spesso con precedenti penali alle spalle.

Dall' Ordine degli Psicologi del Lazio viene fatta un'analisi del caso sulla base di un'esperienza analoga. A esprimere il suo parere è Sergio Stagnitta, Psicologo Psicoterapeuta: «Qualche anno fa mi è arrivata una richiesta di una donna di 48 anni, single, che aveva una relazione con un uomo sposato e con due figli. Mi racconta che, dopo poche settimane di frequentazione, durante una serata romantica passata insieme, piangendo le dice che è disperato, vuole lasciare la moglie però adesso non può perché non ha soldi. Ha un progetto in mente, quello di aprire un negozio di abbigliamento, ma non ha i soldi per avviare l’attività. Inizia quindi a chiedere dei soldi alla mia paziente, con la promessa di separarsi dalla moglie appena le sue finanze miglioreranno. E così, quasi settimanalmente, le chiede soldi per il suo nuovo progetto. Il "gioco", la truffa, aveva sempre lo stesso schema: “se mi dai i soldi ci vediamo, facciamo l’amore e proseguiamo il progetto di vita comune, se non me li dai non possiamo vederci più, perché non c’è futuro tra di noi...”. Di fronte a questa minaccia e alla paura della mia paziente di rimanere sola, magari dopo aver sborsato tanti soldi, lei cedeva e gliene dava altri e così è arrivata, in circa 6 mesi, a dargli circa 50 mila euro».

La conclusione è un consiglio professionale: «Il suggerimento che voglio dare alle persone che si trovano in situazioni simili - dice Stagnitta - è di pensare che di fronte non si ha un uomo innamorato in difficoltà economiche ma un vero e proprio truffatore. Non può essere amore quello che viene comprato, così come non può essere amore quello che viene dato sotto minaccia, di qualsiasi tipo. In questi casi, è essenziale non isolarsi: occorre raccontare subito alle persone care ciò che si sta vivendo, senza il timore di essere giudicate. Bisogna considerare che spesso è difficile uscire da una simile situazione da soli, perché le persone che hanno architettato la truffa sono abilissime, sanno toccare sempre le corde giuste e ottenere quello che vogliono».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Marzo 2016, 13:49
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