Escursionisti precipitano sul Gran Sasso:
soccorsi in corso, "ci sono almeno 2 morti"

Incidente e dramma sul Gran Sasso, morti due alpinisti italiani
Sono stati trovati uno accanto all'altro, legati da una unica corda, i corpi senza vita di Roberto Iannilli e Luca D'Andrea, i due alpinisti morti dopo essere precipitati sul Gran Sasso. Impossibile al momento ricostruire la causa della tragedia. «Stavano scalando una parete che ha uno sviluppo di 1200 metri - spiegano dal Soccorso Alpino - e non si può stabilire da che altezza siano precipitati». Iannilli già nel 2010 era rimasto vittima di un incidente simile, sempre sul Gran Sasso, durante una scalata: era precipitato per una trentina di metri e si era fratturato i polsi e ferito alla testa.
 
 

LE VITTIME Le vittime dell'incidente avvenuto sul Gran Sasso sono due noti alpinisti italiani, Roberto Iannilli, 62 anni di Cerveteri (Roma), e Luca D'Andrea di Sulmona. Da molti anni erano impegnati in imprese comuni, come quella finita in tragedia in Abruzzo.
 

In particolare Iannilli è considerato uno dei massimi esperti di arrampicata in Italia. Ha aperto centinaia di nuovi itinerari in Italia e all'estero. Ha vinto per due volte il premio 'Consigliò, massimo riconoscimento alpinistico italiano. Era particolarmente legato al Gran Sasso dove, in solitaria o con altri escursionisti, ha aperto più di 100 nuove vie.  

È stato inoltre tra i finalisti al premio internazionale 'Piolet d'Or', per una impresa compiuta sulle Ande peruviane. Molto nota, tra gli appassionati, è anche la sua scalata alla «Bartolomei Tower», sull'Himalaya.
 
 

Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Luglio 2016, 14:40
© RIPRODUZIONE RISERVATA