Rigopiano, i superstiti contro la serie tv: "Fermatela, manca di rispetto"

Rigopiano, i superstiti contro la serie tv: "Fermatela, manca di rispetto"
Quello che stupisce tutti noi, e in particolar modo chi ha vissuto l'incubo di quelle ore ma è stato abbastanza fortunato da poter essere vivo e poterlo raccontare, è il tempismo. Lo spiega bene Giampiero Parete, il cuoco che per primo diede l'allarme dopo la slavina che lo scorso 18 gennaio ha colpito l'hotel Rigopiano: «Ma possono fare una cosa del genere? Dovremmo fermare una cosa simile, abbiamo appena finito di seppellire i morti e già vogliono fare una serie tv?».

 
 


Il riferimento, chiarissimo, è all'annuncio del produttore Pietro Valsecchi di essere pronto a produrre una miniserie tv sulla tragedia che ha colpito la struttura alberghiera abruzzese. L'intento di Valsecchi, teoricamente, è nobile: «Stiamo scrivendo con il supporto e il coinvolgimento di chi ha vissuto in prima persona questa vicenda: superstiti, famigliari delle vittime, soccorritori. Con questa miniserie, vorremmo fare luce sulla verità dei fatti e insieme rendere omaggio alle vittime e a tutti quegli uomini e donne che in condizioni proibitive e a rischio della loro stesa vita, non si sono risparmiati, lavorando senza tregua per cercare i superstiti».

Eppure alcuni dei superstiti, come riportano il CorSera e l'HuffPost, non sembrano averla presa benissimo. Non c'è solo Giampiero Parete, ma anche la giovane Giorgia Galassi tra i più critici riguardo al progetto televisivo: «Non lo guarderei, ma la cosa che mi stupisce è che sia molto prematuro. Se proprio vogliono fare un film, sarebbe il caso di lasciar passare un po' di tempo». L'obiettivo dei produttori, al momento, è quello di iniziare le riprese a settembre e mandare la miniserie in onda a gennaio 2018, ad un anno esatto dalla tragedia.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Febbraio 2017, 12:46
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