Rigopiano, 18 vittime. Recuperato il corpo di un uomo, ansia parenti

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 I Vigili del fuoco hanno recuperato all'interno della struttura un corpo senza vita, non ancora identificato e di sesso maschile. Lo fa sapere la Prefettura di Pescara. Il numero delle vittime sale a 18; scende a 11 il numero dei dispersi.

I Vigili del fuoco hanno recuperato all'interno della struttura dell'hotel Rigopiano un corpo senza vita, non ancora identificato e di sesso femminile. È dunque di 17il numero delle vittime e di 13 il numero dei dispersi. C'erano 40 persone nell'hotel quando la valanga, nel pomeriggio di mercoledì, ha investito la struttura: 28 ospiti, di cui 4 bambini, e 12 dipendenti, compreso il titolare Roberto Del Rosso e il rifugiato senegalese Faye Dane. 

La 17esima vittima è donna è stato estratto dalle macerie dell'hotel Rigopiano poco fa dai vigili del fuoco.
 
 

Due persone, il cuoco Giampiero Parete e il tuttofare dell'hotel, Fabio Salzetta, si sono salvati perché al momento della slavina si trovavano all'esterno dell'albergo. Sono stati recuperati dagli uomini del soccorso alpino all'alba di giovedì scorso.

Dalle macerie i vigili del fuoco hanno poi estratto vive, tra la giornata di venerdì e l'alba di sabato scorsi, 9 persone: la moglie e il figlio di Parete, Adriana Vranceanu e il piccolo Gianfilippo; tre bambini, l'altra figlia di Parete, Ludovica, Edoardo Di Carlo e Samuel Di Michelangelo, e altre 4 persone. Si tratta di Giampaolo Matrone, Vincenzo Forti, Francesca Bronzi e Giorgia Galassi.

Le vittime al momento estratte sono invece 16: 9 uomini e 7 donne. Di queste ne sono state identificate 6: Sebastiano di Carlo e la moglie Nadia Acconciamessa, il maitre dell'hotel Alessandro Giancaterino, il cameriere Gabriele D'Angelo, l'estetista Linda Salzetta e Barbara Nobilio. Restano da identificare 8 vittime, 5 uomini e 3 donne. Sono invece ancora 13 i dispersi.

FAMIGLIE IN ANSIA Arrivato all'ospedale di Pescara un altro corpo recuperato dalle macerie dell'hotel Rigopiano. Salgono a sette i cadaveri presenti nell'obitorio del capoluogo adriatico. Sono in corso gli accertamenti medico legali e le procedure di identificazione. Apprensione da parte dei parenti, che vengono informati negli uffici della direzione sanitaria per il riconoscimento fotografico. I familiari dei dispersi e delle vittime sono nel punto di raccolta appositamente allestito.

"NON CI FERMEREMO" «Non ci fermeremo fino a quando non avremo la certezza che non ci sia più nessuno» sotto le macerie o sotto la neve. «Dobbiamo continuare a cercare fino alla fine». Lo ha assicurato il funzionario del Dipartimento della Protezione Civile Luigi D'Angelo, facendo un punto sulle ricerche dei dispersi dell'hotel Rigopiano. «Si sta scavando nel cuore della struttura - ha aggiunto - nella zona tra le cucine, il bar e la hall. Fino a quando non avremo trovato tutti andremo avanti». 

UFFICI REGIONE ERANO EVACUATI La mail d'allerta delle 13,57 del 18 gennaio spedita dal direttore dell'hotel Rigopiano a tutti gli enti interessati non è stata vista dai funzionari della Regione Abruzzo per il semplice motivo che tutti gli uffici regionali erano stati evacuati per le scosse di terremoto. È quanto si apprende da fonti giudiziarie. Dopo la seconda scossa delle 11,14 i dirigenti della Regione avevano autorizzato l'evacuazione degli uffici sia all'Aquila che a Pescara. Quindi i locali erano chiusi. A quanto si è appreso, solo ieri la Regione ha avuto coscienza di aver ricevuto quella missiva nella quale si chiedeva lo sgombero di Rigopiano. 
Ultimo aggiornamento: Martedì 24 Gennaio 2017, 23:18
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