"Riccio" a Baia, trionfo del pescato
grazie al proprietario-maratoneta

"Riccio" a Baia, trionfo del pescato grazie al proprietario-maratoneta

di Stefano Prestisimone
NAPOLI - Il credo principale è la materia prima, solo pesce freschissimo scelto dal titolare Salvatore Di Meo nel corso delle sue maratonine mattutine (è un podista appassionato). Il menù del “Riccio” viene proposto di giorno in giorno, a seconda del pescato. Una locanda di mare sul porto di Baia, luogo incantevole e cucina sofisticata ma sana. Lo chef Paolo Caruso gli ha dato un’identità ben precisa, in equilibrio tra tradizione e innovazione. E sempre con mano leggera. Nel caso specifico è stato presentata una cena organizzata dalla giornalista Laura Gambacorta con questo menù: mezzo pacchero sfibrato con mousse di riccio e chips di alga di mare, ricci e bollicine, una ottima insalatina mediterranea (polpo, seppia, gambero rosso e scampo con l’inedito gelato ai ricci, l’eccellente cubotto di pesce bandiera con patate, provola e pomodorino del Vesuvio, il delicato risotto con vellutata di basilico e tartare e maionese di gambero rosso. Quindi  uno scrigno di patate con ombrina, fave e peperoncino verde su passatina di rapa rossa. E a chiudere il semifreddo mandarino e mela verde (foto).
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Marzo 2017, 09:58
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