Fanno sesso davanti a un pescatore, poi scatta la truffa: "Paga per lo spettacolo"

Fanno sesso davanti a un pescatore, poi scatta la truffa: "Paga per lo spettacolo"
MIRA - I Carabinieri della Tenenza di Mira hanno tratto in arresto questa mattina il 52enne Ivano Casalgrande e la 50enne Cussadie’ Pepita, una coppia residente nella provincia di Padova, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Venezia su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo lagunare per un’estorsione commessa a Mira (VE) circa 3 settimane fa.

La coppia di conviventi, già noti ai Carabinieri per i loro trascorsi criminosi, nel primo pomeriggio di un tranquillo sabato primaverile, in concomitanza con le prime giornate di sole, hanno pensato bene di attuare un’estorsione, per così dire, a “luci rosse”, in danno di un giovane della provincia di Venezia. I due hanno inscenato un rapporto sessuale in auto lungo l’argine dell’idrovia a Mira, sotto gli occhi di un giovane veneziano che era andato lì per pescare. I due hanno anche proposto al giovane di partecipare o solo guardare ma lo sventurato ha declinato l'invito e se ne è andato via imbarazzato verso la propria auto.

A quel punto i due lo hanno seguito e hanno preteso il costo del "biglietto" per lo spettacolo. Il giovane, impaurito dalle minacce dei due ha svuotato le tasche, consegnando 40 euro. Per i due non era abbastanza: se non avesse pagato di più i due sarebbero risaliti tramite la targa della macchina alla sua abitazione e avrebbero rivelato ai suoi congiunti l’imbarazzante vicenda. Nuova tappa al bancomat: volevano svuotare il conto della vittima. Ma il conto è risultato vuoto. Ancora un'altra tappa al distributore di carburanti: anche la tessera carburanti elettronica era senza fondi. La coppia, sempre più nervosa, ha tentato allora un’ultima carta: programmare un incontro davanti alla chiesa di Dolo (Ve) per la stessa serata:
«Portaci una busta con 250 euro per chiudere la vicenda definitivamente». Il giovane ha finto di acconsentire ed è corso dai Carabinieri della Tenenza di Mira per denunciare il fatto . Ed è scattata la trappola: la coppia si è presentata all'appuntamento e ha ritirato al busta (piena di fogli di carta).I malfattori  si sono però accorti della trappola e sono riusciti a scappare, tentando di investire con la propria Crysler PT Cruiser di colore grigio gli stessi carabinieri in borghese, dileguandosi nel traffico della SR 11 dopo aver rischiato di provocare un incidente stradale passando col rosso.

Da quell’episodio le attività investigative dei Carabinieri sotto la direzione della Procura della Repubblica di Venezia sono continuate per le settimane successive con l’acquisizione di ulteriori importanti riscontri, consentendo al Pubblico Ministero titolare dell’indagine di richiedere in tempi rapidissimi al Gip del Tribunale lagunare la misura cautelare eseguita oggi. Le indagini sono comunque tutt’altro che concluse, non si esclude infatti che la coppia possa aver commesso ulteriori analoghe condotte criminose nelle province limitrofe per i quali le vittime, per varie ragioni, non abbiano trovato il coraggio di sporgere denuncia. 

Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Aprile 2017, 19:57
© RIPRODUZIONE RISERVATA