La vicenda si è poi sviluppata per oltre un anno: la mamma si è trasformata in organizzatrice degli incontri, con la clientela che è andata via via aumentando attraverso il passaparola. Il tutto fino a quando le voci sul caso sono arrivate ai servizi sociali del comune di residenza e ai carabinieri, che hanno stroncato il giro di prostituzione. Ora la ragazza è stata allontanata dalla madre, che ha perso la patria potestà, e sta facendo un percorso di reinserimento in una struttura protetta. Intanto, sul fronte politico, la Lega Nord ha presentato un'interrogazione nel Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna per chiedere quali azioni possa mettere in campo il Garante per l'infanzia, «per la maggior tutela e prevenzione dei casi di prostituzione minorile sul territorio regionale». Solo negli ultimi sei mesi - ricorda il Resto del Carlino - i servizi sociali integrati dell'Unione dei comuni dove è avvenuto il fatto, hanno registrato sei casi di bambini, per la maggior parte femmine, costretti a subire abusi sessuali. A questi si aggiungono altrettanti episodi di maltrattamenti fisici, un fenomeno che invece riguarda soprattutto i maschi.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Gennaio 2015, 21:53