Assalti nelle ville, lo choc della vittima
«Erano vestiti da finanzieri, tutti armati»

Assalti nelle ville, lo choc della vittima «Erano vestiti da finanzieri, tutti armati»

di Maria Lombardi
stata dura superare lo choc, se penso a quella sera mi sento ancora male: io e mia figlia sole in casa con otto banditi armati travestiti da finanzieri. Poteva succedere di tutto, andata bene cos.

Concetta Mastrocicco la sera del 17 febbraio dello scorso anno era sola nella sua villa di via Giorgio Sars a Castel di Leva. Alla porta si sono presentati falsi finanzieri, tra loro i poliziotti arrestati ieri.



Non ha avuto nessun sospetto?

«Lì per lì nessun sospetto, poi a ripensarci tante cose non quadravano. Erano le otto di sabato sera: perché una perquisizione a quell’ora? Li ho fatti entrare fidandomi, erano in otto con la divisa e le pistole nella fondina. Mi hanno mostrato un foglio in una plastica trasparente. Ecco il mandato, mi hanno detto. Gli ho chiesto se potevano darmelo. Adesso non possiamo, è stata la risposta, lo avrà alla fine».



Le hanno detto cosa cercavano?

«Dicevano che dovevano fare alcuni controlli e cercavano soldi. In casa avevo alcuni risparmi, ma non ero minimamente preoccupata perché non avevo niente da nascondere. Dopo un po’ che cercavano è arrivata anche mia figlia. Andavano su e giù per la casa, qui ci sono tre piani, hanno messo tutto a soqquadro».



E nemmeno allora le è venuto qualche dubbio?

«Assolutamente no, anche quando hanno trovato i soldi non mi sono preoccupata. Mi hanno detto che dovevano portarli via per fare alcuni accertamenti. Poi me li restituiranno, ho pensato. I miei guadagni sono documentati, verificheranno che non c’è alcun problema e riavrò i miei soldi. Appena li hanno avuti in mano sono fuggiti via e nemmeno in quel momento ho avuto il sospetto che fossero banditi. Poi ho chiesto a mia figlia: ti hanno lasciato il mandato di perquisizione? Lei pensava che l’avessero lasciato a me e io ero convinta che ce l’avesse lei. Lì ci è sorto il dubbio e abbiamo chiamato il 113».



Si era parlato di una grossa cifra, sui 200mila euro.

«Un errore, sono molti di meno. Questi banditi sapevano molte cose di noi, anche che mio marito era all’estero per lavoro e in casa ero sola. Ringrazio il Signore che sia andata così, se non avessero trovato i soldi sono sicura che ci avrebbero ammazzato di botte. È stato un grande dolore, sono amareggiata tuttora e il fatto che li abbiano presi è una magra consolazione perché qui non c’è la certezza della pena».


Ultimo aggiornamento: Domenica 12 Gennaio 2014, 10:03
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