Indagato per tentanto sequestro di una bimba, indiano torna libero

Indagato per tentanto sequestro di una bimba, indiano torna libero
Catturato dai carabinieri poco dopo il presunto tentativo di sequestro della bimba di 5 anni, lo scorso 16 agosto sul lungomare di Scoglitti (Ragusa), l'indiano di 43 anni Ram Lubhaya, è stato messo in libertà dal sostituto procuratore di Ragusa, Giulia Bisello, che ha deciso «di non convalidare il fermo». Lo chiarisce l'avvocato Biagio Giudice, legale di fiducia dell'indagato, che al momento risulta solo denunciato a piede libero.

Per il pm non ci sarebbero stati i presupporti giuridici per confermare il fermo dei carabinieri, in quanto il reato contestato non era il sequestro ma il tentativo di sequestro. L'indiano, dunque, è stato rimesso in libertà sulla base del rapporto che il magistrato ha ricevuto dai militari dell'Arma, ritenendo di non dover ascoltare l'uomo.

Dopo il clamore mediatico, le reazioni polemiche sul social network e la psicosi di alcuni cittadini che hanno tempestato di chiamate il 112, il pm avrebbe deciso di approfondire il caso, chiedendo ai carabinieri di rintracciare l'indiano, che è senza fissa dimora e senza permesso di soggiorno, per poterlo interrogare. I militari dell'Arma lo hanno scovato, dopo due giorni di ricerche, in un casolare, in compagnia di altri extracomunitari. Ieri è stato quindi condotto in caserma a Vittoria per l'interrogatorio, alla presenza del suo avvocato. Il pm ha sentito anche i genitori della bambina e alcuni testimoni. E alla fine, in nottata, il magistrato ha deciso di confermare la sua linea, senza emettere alcun provvedimento.

Da fonti investigative si apprende che a chiamare i carabinieri è stato un amico dei genitori, allarmato per l'atteggiamento di Lubhay che aveva preso in braccio la bambina per non più di 45 secondi, non allontanandosi oltre 10 metri.
Una versione dei fatti confermata nella loro deposizione dai genitori adottivi della bimba.


L'indiano dunque rimane indagato a piede libero. «Con l'interrogatorio di ieri sera si è chiusa questa prima fase - aggiunge l'avvocato Giudice - In sede di processo cercheremo di dimostrare l'estraneità del mio assistito all'ipotesi di reato contestato».

Ultimo aggiornamento: Domenica 21 Agosto 2016, 15:28
© RIPRODUZIONE RISERVATA