Il giovane è stato trasferito al carcere della Dogaia di Prato. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire alcuni aspetti della vicenda ma non avrebbero dubbi sul fatto che il giovane, fermato ieri sera a Bologna mentre cercava di partire per il Marocco, sia l'autore dell'omicidio di Leonardo Lo Cascio. Lo avrebbe ucciso con un arma da taglio durante un tentativo di rapina: il 38enne, aggredito alle spalle mentre andava al lavoro nell'hotel dove era impiegato come portiere di notte, avrebbe reagito e per questo sarebbe stato colpito alla gola poco dopo essere sceso dall'autobus, in piazzale Falcone e Borsellino.
Il giovane, già conosciuto alle forze dell'ordine ma regolare in Italia, la notte scorsa durante l'interrogatorio davanti al pm avrebbe dato versioni contrastanti e fatto alcune ammissioni ma non avrebbe confessato l'omicidio.
L'arma del delitto, un punteruolo o comunque un'arma da taglio, non è stata recuperata. Gli abiti (un giubbotto e un maglione) trovati dai carabinieri poco lontano dal luogo dove giovedì sera, dopo le 22.00, era stato ritrovato il corpo ormai senza vita del 38enne, sarebbero intrisi di sangue. Tra l'altro alcuni testimoni avrebbero confermato la presenza dello straniero nel piazzale mentre i carabinieri effettuavano i rilievi: il giovane sarebbe quindi tornato nel luogo dell'aggressione, particolare che sarebbe stato confermato anche da alcuni video delle telecamere della zona. Domani all'ospedale di Prato sarà effettuata l'autopsia sul corpo di Lo Cascio.
Ultimo aggiornamento: Domenica 2 Aprile 2017, 17:16
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