Pietro Maso indagato per tentata estorsione.
"Sorelle preoccupate, sembra come 25 anni fa"

Pietro Maso indagato per tentata estorsione. "Sorelle preoccupate, sembra quello di 25 anni fa"
​La Procura di Verona ha iscritto Pietro Maso nel registro degli indagati con l'accusa di tentata estorsione nei confronti delle sorelle. Nel 1991 Maso con la complicità di tre amici massacrò a Montecchia di Crosara i genitori. Oggi l'uomo ha 44 anni e è uscito dal carcere nel 2013 dopo aver scontato la condanna a 30 anni e due mesi di reclusione inflittagli dalla Corte d'assise.

Solo pochi giorni fa, la notizia della telefonata a Maso, dichiaratosi pentito, da parte di Papa Francesco.

LE SORELLE PREOCCUPATE «Le sorelle hanno incontrato Pietro qualche tempo fa, e, conoscendolo bene, hanno riconosciuto in lui una situazione psicologica che ricordava quella di 25 anni fa, quando uccise i genitori. Per questo, quando hanno avuto notizia di una richiesta estorsiva, si sono preoccupate». L'avvocato Agostino Rigoli, legale delle sorelle Nadia e Laura Maso, ha spiegato così le motivazioni che hanno indotto le due donne a segnalare alle autorità l'episodio. «Vi hanno rivisto le stesse anomalie di comportamento - ha proseguito - quei disturbi della personalità che, all'epoca del processo vennero diagnosticati come 'disturbo bipolarè da parte del professor Andreoli». Sulla vittima del tentativo di estorsione, Rigoli non ha voluto dire di più. «È una persona che Maso conosce, non so neppure se sia facoltoso o meno» ha concluso.

TENTATA ESTORSIONE È ALLE SORELLE «Io parto da un dato storico: le sorelle di Pietro Maso hanno mandato una lettera-esposto dicendo che il fratello, Pietro, continua a chiedere soldi. La tentata estorsione è verso di loro». Lo chiarisce il procuratore di Verona, Mario Giulio Schinaia. «Una terza persona la vittima? Io non ci credo, è la prima che sento, dopodichè i legali delle due signore possono sostenere altre tesi, che saranno verificate dalle indagini». «Penso che non sia una questione di eredità - ha aggiunto - qui si tratta di 'schei'».
Solo pochi giorni fa, chiedeva perdono a Papa Francesco. Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Giovedì 21 gennaio 2016

Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Gennaio 2016, 10:03
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