Pistola puntata in faccia, il tabaccaio
reagisce e caccia via il rapinatore
di Enrico Silvestri
«Mi ha puntato contro la pistola, mi ha lanciato un sacchetto e ordinato di riempirlo con l'incasso». Ma il rapinatore commette una mossa falsa. Per dare più forza alle sue parole, batte con il calcio dell'arma sul ricevitore, facendo così cadere le chiavi, rendendo impossibile l'apertura del tiretto. «Nella concitazione, non me ne sono accorto e ho cominciato a pigiare sui tasti ottenendo come unico risultato di far uscire metri di carta copiativa». Si crea una situazione surreale, il tabaccaio cerca inutilmente di aprire la cassa mentre il bandito urla e sbraita, lanciando continue occhiate verso la strada nel timore possa arrivare qualcuno. «Alla fine ho perso la pazienza, ho preso il sacchetto e glie l'ho rilanciato al di là del banco dicendo che doveva smetterla e di andare a quel paese». Il bandito rimane di stucco con un'espressione a metà tra lo sbalordito e il furente. «Qualche istante poi ha girato su se stesso, ha preso la porta ed è sparito nel buio».
Ultimo aggiornamento: Domenica 29 Gennaio 2017, 09:24
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