Pacifici: «Siamo abituati alle minacce. Confidiamo nel Ddl su negazionismo»

Pacifici: «Siamo abituati alle minacce. Confidiamo nel Ddl su negazionismo»
Oggi non dobbiamo parlare n delle scritte di stanotte, n delle teste che sono arrivate l'altro giorno, ma spostare l'attenzione sulle cose belle. A loro stanno pensando le forze dell'ordine, ci penserà la magistratura proprio perché sono una parte minoritaria e faranno la fine che meritano: andare davanti a un tribunale». Lo ha detto il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici in occasione del Giorno della Memoria al Consiglio regionale del Lazio.



Conviviamo con queste situazioni «Non vorrei essere frainteso, giuro, non si può provare nessun sentimento di fronte a certi gesti, vi posso garantire che non c'è neanche rabbia - ha aggiunto Riccardo Pacifici nell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale - Il meccanismo è ormai oliato, per noi è una cosa assolutamente normale, sappiamo di convivere con queste situazioni». Normali per la comunità ebraica sono i presìdi nelle scuole, ha raccontato ancora Pacifici: «Sono cresciuto in una scuola in cui presidiavano i nostri genitori insieme a poliziotti o carabinieri. Ma c'è una differenza tra oggi e trent'anni fa, quando non si indignava nessuno, lì c'era la rabbia. Oggi si è indignato il presidente della Repubblica, dicendo pubblicamente che quelle teste sono state inviate all'Italia, non alla comunità ebraica. Questo penso li mandi al manicomio a questi signori, che erano convinti di isolarci, invece è successo il contrario. Siamo assolutamente sereni, sappiamo bene che gli autori dei gesti sono pochi soggetti, poche centinaia, divisi in quattro, cinque, sei fazioni dell'estremismo di destra. Sappiamo di poterli scovare anche quando operano nell'anonimato e pensano di essere irraggiungibili. La storia si è esattamente ribaltata - ha concluso - nella II Guerra Mondiale c'era la caccia all'ebreo, oggi viviamo in una società democratica in cui la caccia ai nazisti la fa l'intera comunità».



Fiducia sul Ddl sul negazionismo Pacifici ha poi ricordato ancora «se il disegno di legge sul negazionismo sarà bocciato accetteremo la sentenza di una democrazia come la nostra, ma la contesteremo, ovviamente, la confuteremo. Ma, lo ripeto, sono fiducioso -ha proseguito Pacifici- anche perché dall'impegno preso dalle parole del presidente della Repubblica, dei presidenti Grasso e Boldrini, sono convinto che questa legge passerà.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Gennaio 2014, 20:03
© RIPRODUZIONE RISERVATA